This Little World’s Too Crowded Now

This Little World’s Too Crowded Now è una performance che riflette sul rapporto tra soggetto e sfondo, tra umano e paesaggio, sviluppata site-specific per il Vaporetto dell’Immaginario, un battello da trasporto pubblico di inizio ‘900 ormeggiato nella laguna veneziana. A metà tra spettacolo di danza contemporanea e installazione, questa produzione mette in discussione il peso del soggetto nella cultura visuale occidentale, mettendo in scena figure umane che si fanno sfondo o interferenza di un protagonista non umano, come ad esempio avviene nella tradizione pittorica del rinascimento giapponese. Attraverso una partitura corale e ripetitiva, sviluppata con un cast variabile e misto di danzatrici e di non professionisti, viene raccontato un umano invisibile, una moltitudine spersonalizzante dalla quale emergono dettagli di figure umane che, oscillando tra primi piani e armonia della partitura paesaggistica, pongono interrogativi sull’educazione visuale occidentale. Il titolo, preso in prestito da una canzone del cantautore e poeta Conor Oberst, sottolinea il tema di indagine che accosta i concetti di sfondo, soggetto e moltitudine.

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Crediti
Di Francesco Sacco
Supporto coreografico di Samira Cogliandro e Giada Vailati
Aiuto regia e occhio esterno Luca Pasquino
Con Nicole Betti, Samira Cogliandro, Camilla Dalmazio, Vivien Generale Wazna, Giada Vailati
Musica Wiliiam Basinski