Le Serpent Rouge

La mattina del 18 Gennaio 1967 tre uomini vengono trovati morti nei loro appartamenti: tre suicidi. Il giorno precedente era stato pubblicato a Pontoise e depositato alla Bibliothèque nationale de France “Le Serpent Rouge”, un breve libro di chiaro carattere iniziatico. I tre suicidi sono gli autori. Lo scritto è diviso in tredici capitoli, ciascuno titolato con il nome di uno dei segni zodiacali, ai quali viene aggiunto il segno del Serpentario; contiene essenzialmente descrizioni di luoghi e personaggi, citazioni, allusioni alla chiesa di S. Sulpice e a quella di Rennes-le- Chateau (un paesino dell’Aude), dedicata a Maria Maddalena.

Quest’ultima è stata a sua volta teatro di vicende inusuali: alla fine del secolo precedente l’Abate Bérenger Saunière ristruttura la cripta della chiesa, e tutto ciò che si sa per certo è che rinvenga durante i lavori dei rotoli di pergamena. Da quel ritrovamento in poi Saunière ha inspiegabilmente ricevuto nel piccolo paese di Rennes-le-Château ospiti di grande rilievo, fra i quali Debussy, Jean Cocteau e altre celebrità sue contemporanee legate al mondo dell’occulto. Il sacerdote che ha celebrato l’ultima confessione dell’abate Saunière ha rifiutato di concedergli il perdono e i sacramenti.All’interno del testo di “Le Serpent Rouge” vi è poi espressamente citata un’ epigrafe che appare nel quadro “I Pastori di Arcadia” del pittore Nicolas Poussin. Il quadro raffigura chiaramente la vista che si ammira dal colle sul quale è collocata la chiesa di Rennes- le- Château e l’epigrafe posta sulla pietra tombale rappresentata nel quadro recita:

ET IN ARCADIA EGO (ed io, nell’Arcadia)

un cui possibile anagramma è

I! TEGO ARCANA DEI (vattene! Custodisco i segreti di Dio)

Partendo dal materiale narrativo e suggestivo fornito dalla storia narrata poco sopra, nasce la performance di suono e danza Le Serpent Rouge, con musiche e coreografie originali. Le sequenze coreografiche e performative recuperano elementi tipici della gestualità rituale dei percorsi iniziatici, rielaborata e miscelata con una coscienza contemporanea del corpo e dello spazio: il risultato è un susseguirsi di visioni tra l’onirismo e la realtà, di forte carica suggestiva e immaginifica. In scena tre danzatrici contemporanee ed un musicista, la cui partitura prevede l’esecuzione integrale dei brani contenuti nell’EP “:O”, con l’aggiunta di materiale inedito elaborato ad hoc per la scena.

Crediti
Di Francesco Sacco e Samira Cogliandro
Con Samira Cogliandro, Francesco Sacco, Giada Vailati, Alice Cheophe Turati
Musica di Francesco Sacco
Una produzione Cult of Magic

Guarda “Le Serpent Rouge”
Full performance (indoor version)
Full performance (Triennale Milano)