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Nel mondo antico l’elegia è un componimento letterario improntato a motivi di confessione autobiografica o di sfogo sentimentale. Nonostante mantenga sempre un tono oggettivo, il cui scopo è universalizzare l’io parlante, è il componimento d’amore per eccellenza: dal lamento per il mancato appagamento amoroso all’erotismo, dall’elogio delle gesta d’amore compiute all’invettiva per il tradimento. L’Elegia è, di fatto, una sorta di enciclopedia della relazione amorosa in forma di poesia -una sorta di antesignano dei Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes, tentativo ben più sistematico di creare una sorta di “dizionario illustrato” della relazione di coppia.
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Elegia, esplicitamente ispirato a questa tradizione letteraria, racconta le storia -o meglio, le storie- di una relazione di coppia attraverso l’analisi di una casistica possibile. A volte di spunto autobiografico, a volte frutto dell’invenzione, le storie raccontate da Elegia sono sempre universali, e, messe in scena dai performer/autori del collettivo Cult of Magic, ricreano la polarità di una relazione di coppia. Il pubblico non è solo spettatore e fruitore di questo “dizionario della relazione”, ma anche parte attiva: in un panorama visivo e acustico privo di personaggi, la dualità proposta da questo spettacolo è quella dei due protagonisti possibili di una storia d’amore, dei quali uno è la scena e tutti gli elementi di movimento, luce e suono che via via la caratterizza, l’altro il pubblico, attore e complice di questo racconto che contiene dramma, commedia, coreografia, installazione e musica live, ma che rivendica il semplice status di storia.
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Uno spettacolo di Samira Cogliandro e Francesco Sacco
con Giada Vailati, Francesco Sacco e Samira Cogliandro
Musiche originali e direzione musicale di Francesco Sacco
Light design di Marcello Falco
Una produzione Cult of Magic realizzata con il sostegno di Fattoria Vittadini e theWorkRoom